Raggi X  /  X–Rays, Installation view, VIR Viafarini-in-residence, ph. Bislacchi

Raggi X  –  2021

Carta nera, pellicola, vernice all’acqua rosa
40 x 30 cm cad.

La pelle è il rivestimento più esterno del corpo, la si può vedere con gli occhi, copre, avvolge, protegge, a volte maschera, a volte muta ciò che contiene.
Sottopelle non passa luce, il buio; in effetti è un luogo molto profondo e a volte qualcosa fatica ad uscirvi, probabilmente è proprio l’assenza di luce a rendere difficile l’orientamento.

Ho rivestito un foglio nero con una pellicola lavorata in modo da ricreare l’immagine di una macro della pelle, la mia pelle. Ho ripetuto questa pratica 2 volte, una per ogni persona che ha saputo guardarmi attraverso, facendomi luce, facendomi uscire.
Mi piace pensare che solo loro riescano realmente a vedere sotto la pellicola, anche se l’immagine è per tutti e, paradossalmente, chiunque può specchiarvisi.

X–Rays  –  2021

Black paper, film, wrap, watercolour paint
40 x 30 cm each.

The skin is the outermost covering of the body; it can be seen with the eyes, it covers, wraps, protects, sometimes masks, sometimes mutates what it contains. Under the skin, no light passes through, dark. In fact, it is a very deep place, and sometimes something struggles to get out. It is probably the absence of light that makes orientation difficult.

I covered a black sheet with a film worked to recreate the image of a macro of the skin, my skin. I repeated this practice two times, one for each person who was able to see through me, bringing me light, bringing me out. I like to think that only they are really able to see under the film, even if the image is for everyone and, paradoxically, anyone can be reflected.