Corpi sottili del paesaggio

2020
Serie pittorica composta da 5 esemplari

Nell’immagine che ho di me, quando mi dipingo guardandomi, penso natura, e così la imprimo, e così la esprimo. Le immagini che penso extracorporee le prendo da dentro, ma se ciò che ho visto fuori l’ho modificato in me, allora è vero che interno ed esterno insieme sono la stessa cosa, Tutto. Io, natura, mi vedo in forma diversa astratta, ma simile a strutture fisiche assimilate in vegetazioni, ricordandomi che sono parte.

Da una matrice, attraverso l’impressione, creo porzioni differenti che rendono, di volta in volta, mutevole l’origine, così che, da cosa nasca cosa, da parte nasca parte, perché così è… un’impressione sottile di singolarità plurali appartenenti ad un’unità.

Thin bodies of the landscape

2020
Painting series composed of 5 pieces

When I paint myself, the image I see is nature, and so I imprint it and express it. I get the extracorporeal images that I think of from the inside, but if I modify the inside based on what I see from the outside, then it means that interior and exterior together are the same thing. Me, nature, I see myself in a different and abstract form more like physical structures assimilated in vegetations that remind me that I am a part of them.

From a matrix, through impression, I create different portions that make the origin change so that one thing can lead to another, because that’s what it is… a thin impression of plural singularity belonging to the same unit.