Mi interessa creare luoghi-contenitori di distribuzione del pensiero.
Mi interessa giocare col rapporto soggetto-oggetto distribuito e di distribuzione.
Il mio intento è quello di distribuire un pensiero senza continuare a controllarne il flusso (la reazione a esso, i pensieri che ne derivano, se ne derivano, la sua collocazione spaziale/mentale ecc.) lasciandolo libero di allargarsi, creare cortocircuiti, altri pensieri, problematiche o di non creare niente, in certi casi, di non essere letto e quindi ri-pensato.
Ogni atto di distribuzione è mimetico. Mi interessa svolgere operazioni silenziose per aumentare il carico del cortocircuito nella relazione con gli oggetti e/o i luoghi di distribuzione.
Indago l’atto del guardare.
Mi interessa discutere il dato economico dell’opera.
Offro sempre la possibilità di scegliere se prendere con sé o meno il pensiero.

I’m interested in creating places-containers for thought distribution.
I’m interested in playing with the distributed subject-object relationship and the act of distribution.
My intention is to distribute a thought without continuing to control its flow (the reaction to it, the thoughts that derive from it, if any, its spatial/mental location, etc.), leaving it free to expand, create short circuits, other thoughts, problems, or to create nothing. In some cases, it may not be read and therefore not rethought.
Every act of distribution is mimetic. I’m interested in carrying out silent operations to increase the load of the short circuit in the relationship with the objects and/or places of distribution.
I explore the act of observing.
I’m interested in discussing the economic aspects of the work.
I always offer the possibility to choose whether to take the thought with you or not.

Distribuzione 1

2020
Intervento presso Spazio Cordis, Verona, finissage della mostra personale Corpo Limite, a cura di Silvia Concari
QR Code 5 x 5 cm (70 esemplari)

All’interno di una pagina bianca di ogni copia del catalogo di una mia mostra, inserisco un codice QR diverso. Scannerizzando il codice comparirà un pensiero (una domanda, un’idea, un’azione, una frase) relativo ai lavori esposti, sul piano dell’esistenza. Vorrei che la mostra, il pensiero in mostra, continuasse a circolare anche dopo la chiusura…

Distribution 1

2020
Intervention at Spazio Cordis, Verona (Italy), finissage of the solo exhibition Corpo Limite  /  Bounday Body, curated by Silvia Concari
QR Code 5 x 5 cm (70 copies)

Inside a white page of every copy of one of my exhibition’s catalogue, I insert a different QR code. By scanning the code a thought (a question, an idea, an action, a sentence) related to the exhibited works will appear, on the level of existence. I want the exhibition, and the thoughts it presents, to continue circulating even after it has closed…

Distribuzione 2

2020
Per ISIT2020#002 (versione online)
Dimensione web

Distribution 2

2020
For ISIT2020#002 (online version)
Web dimension

Distribuzione 3

luglio – settembre 2020
Intervento su 100 scatole per hamburger da asporto
Presso Dubbio-cucina evolutiva, Via Strà 66, Colognola ai Colli, Veneto, Italia

Durante il lockdown accorciare le distanze con le persone era improbabile e la linea relazionale che stava assumendo la mia ricerca dovette interrompersi. Tutt’ora, terminato l’isolamento, non vedo le condizioni adatte per trovare un contatto all’esterno. C’è ancora molta diffidenza, che sia in una piazza, in un parco, in una via, in un locale faccio fatica ad avvicinare/avvicinarmi a uno sconosciuto con successo. Non sento più una disponibilità, una predisposizione all’incontro casuale.

All’interno di 100 scatole per hamburger, usate per il servizio d’asporto di un ristorante, introduco, scritto a mano, un pensiero differente per ognuna, inserendomi nell’atto conviviale del consumare un pasto. Mi concentro nella formulazione di domande e brevi testi che possano creare un’interazione, che implichino uno scambio, un responso nello spazio del pensiero, per parole o immagini, sia esso istantaneo o una riflessione profonda. Mi interessa l’incontro casuale, come quando viene letto un titolo su un flyer, su un libro o quando si nota una frase su un biglietto per terra, sulla maglia di una persona e il pensiero si articola per corrispondenze, metafore; o quando a una domanda la risposta viene a crearsi nell’immediato, si realizza come primo pensiero, in quell’area che si sente esistere all’altezza della fronte, ma non si capisce se sia dentro, fuori, un po’ più a destra, un po’ più a sinistra…Il mio intento è far esistere un contatto in questa zona ignota, immateriale, che sento campo di connessioni inconsapevoli, dove esiste uno stato di contiguità costante. Mi interessa farlo durante un pasto poiché ritengo l’atto del mangiare insieme un gesto umano che è singolarmente necessario a soddisfare un bisogno e nel contempo è il segno di condivisione per eccellenza, in cui le difese sono abbassate e da una scatola di hamburger appena ordinata al ristorante la mente si aspetta da mangiare, non da pensare.

Distribution 3

July – September 2020
Intervention on 100 take-away hamburger boxes
At Dubbio-cucina evolutiva, Via Strà 66, Colognola ai Colli, Veneto, Italy

During the lockdown, shortening the distance with people was unthinkable, and the relational aspect of my research had to be interrupted. Even now, after the isolation, I don’t see the right conditions for making external contact. There is still lots of distrust, whether in a square, a park, on the street, or in a bar, I find it difficult to approach or connect with a stranger successfully. I no longer sense a willingness or predisposition for casual encounters.

Inside 100 hamburger boxes, used for the takeaway service of a restaurant, I place a different handwritten thought in each one, inserting myself into the convivial act of having a meal. I focus on crafting questions and short texts that can create an interaction, implying an exchange, a response within the space of thought, through words or images, whether instantaneous or leading to deeper reflection. I am interested in the casual encounter, like when a title on a flyer is read, on a book, or when you notice a sentence on a note on the ground, or on someone’s shirt, and the thought is articulated through correspondences, metaphors; or when, after a question, the answer forms immediately, manifesting as the first thought in that area which feels like it exists at the level of your forehead, but it isn’t clear if it’s inside, outside, a little to the right, a little to the left… My intent is to create a connection in this unknown, immaterial zone, which I perceive as a field of unconscious connections, where a state of constant contiguity exists. I’m interested in doing it during a meal because I see the act of eating together as a human gesture that is singularly necessary to satisfy a need and at the same time is the best sign of sharing, where the defenses are lowered and from a hamburger box just ordered from the restaurant the mind expects to eat, not to think.

Distribuzione 4

2020
Intervento all’interno di ISIT2020#002 magazine (versione cartacea)

La necessità di prendersi sul serio cade in secondo piano, anzi si ribalta tramutandosi nella voglia di non farlo.

dallo statement di ISIT.magazine

Mi concentro sull’errore editoriale chiedendomi se oggi errare venga davvero considerato umano. Mi chiedo se siamo in grado di guardare oltre gli errori, se siamo in grado di uscire da un percorso errando.
Nel momento in cui si incontra un imprevisto, qual è il nostro punto di vista?

Distribution 4

2020
Intervention within ISIT2020#002 magazine (printed edition)

The need to take oneself seriously becomes secondary, even turning into a desire not to do so.

from the statement of ISIT.magazine

I concentrate on the editorial mistake wondering if today, to make a mistake, is actually considered human. I wonder if we are capable of looking beyond mistakes, if we can wander through a path while making errors.
What will our perspective be when we encounter the unexpected?

Distribuzione 5 (al nero di sé)

2021
Intervento presso Dubbio-cucina evolutiva, Via Strà 66, Colognola ai Colli, Veneto, Italia
25 post-it scritti a mano con inchiostro nero, numerati e firmati

Pensieri distribuiti all’interno di ogni menù di un ristorante, con la dicitura iniziale: Fuori menù. Mi interessa fare come i molluschi, che da dentro gettano fuori, sotto forma d’inchiostro…
Sono conosciute le pietanze al nero di seppia… qui vorrei dare in pasto altro… è pur sempre qualcosa che spurgo fuori da me, in forma d’inchiostro, al nero di me, al nero di sé…

Distribution 5 (to the black of oneself)

2021
Intervention at Dubbio-cucina evolutiva, Via Strà 66, Colognola ai Colli, Veneto, Italy
25 handwritten post-it notes in black ink, numbered and signed

Thoughts distributed inside each menu of a restaurant, with the heading: Off Menu. I act like a mollusc, which expels from within, in the form of ink…
Dishes with cuttlefish ink are well-known… here I would like to give something else to eat… it is still something that I expel from myself, in the form of ink, to the black of me, to the black of oneself…

Note: The Italian phrase “nero di seppia” (cuttlefish ink) plays on the similarity with “nero di sé” (black of oneself).

Distribuzione 6

2022
Stampa su foglio A4
IN&OUT, Via Carlo Farini 35, Milano

Di seguito, il testo stampato sul foglio A4:

CERCASI  
LE PERSONA

Se penso ad un kebab altro non riesco a vedere se non un corpo che gira su sé stesso, attorno al proprio asse, circondato da calore, che mano a mano si scopre, fino a farsi sottile sottile, scarno. 
Penso che quando si riceve tanto calore, per non bruciarsi, sia meglio spogliarsi; capiterà che qualcuno arrivi all’osso, all’asse: lì siamo nuovi. 

Distribution 6

2022
Print on A4 paper
IN&OUT, Via Carlo Farini 35, Milan

Below is the text printed on the A4 paper:

CERCASI  
LE PERSONA¹

When I think of a kebab, all I can see is a body spinning on itself, around its own axis, surrounded by heat, gradually revealing itself until it becomes thin, almost skeletal.
I think that when you receive so much heat, to avoid getting burned, it’s better to remove layers; eventually, someone will reach the bone, the core: there, we are new.

¹ The phrase “CERCASI LE PERSONA” (wanted the person) is a play on words in Italian, altering the common phrase “CERCASI PERSONALE” (wanted personnel).