Colazione sull’erba sintetica

2023
Performance, durata variabile: circa 5′
Video (colore, suono, 4K), durata: 5’47’’
Stampa Fine Art su carta acquerello Epson montata su Dibond, 40,8 x 50 cm

“Nelle nuove generazioni si denota – e l’estetica trap ne è un chiaro esempio – un’incapacità di mostrarsi per quello che si è veramente: esseri umani, individui singoli, con paure, fragilità e necessità. Questo è quello che viene “dipinto” in un quadro senza tempo né spazio, in un tableau vivant realizzato sotto forma di video e di stampa fotografica […] Siamo immersi in un paesaggio naturale, così come nella celebre opera di Édouard Manet, le posizioni dei tre personaggi sono le stesse, sembra esserci un dialogo, ma in realtà nessuno si sta ascoltando. Gli abiti rivelano l’epoca in cui questo tableau vivant è ambientato: gli ski mask coprono i tre volti e solo uno di loro parla. Delle grosse cuffie gli incoronano la testa ed è proprio da lì che escono canzoni trap. Lui le ascolta e le canta ad alta voce nel silenzio di suoni naturali. Nessuna reazione. Nessun contatto fisico, nessun contatto visivo. Ognuno è immerso nell’oscurità del suo passamontagna. Bottiglie di “Sprite” sigillate sostituiscono il cestino da pic nic che custodiva la colazione della celebre opera di Manet. La bevanda è una precisa simbologia dell’estetica trap, poiché la gassosa è uno dei due ingredienti per creare la purple drank, nota anche come lean: la droga associata agli interpreti e agli ascoltatori di questo genere musicale. […]

In Colazione sull’erba sintetica i versi di brani trap vengono prima spogliati della base musicale e poi urlati nel silenzio di quell’ambiente. Da questo processo di decontestualizzazione l’atmosfera rivela la profonda drammaticità di quelle parole che fuoriescono dalla bocca di uno dei tre personaggi. Nella musica trap i testi sono coperti da suoni attraenti e orecchiabili che rendono tutto più “dolce” e digeribile. In questa opera invece tutto si capovolge: non c’è alcuna reazione da parte di chi ascolta, le parole si perdono nell’ambiente e con loro ogni possibile significato. …Parole, parole, parole soltanto parole…, il video si conclude con la voce di Mina¹, a cui è stato applicato un lieve Auto-Tune². Da una cassa Bluetooth, posizionata dove nel quadro originale vi era una donna intenta a lavarsi, sentiamo un canto che sembra essere la colonna sonora perfetta di quello che abbiamo appena visto: …Parole, parole, parole, parole, parole, parole soltanto parole, parole tra noi…

Da SNITCH. Fenomenologia di un’Italia che cambia, testo critico di Alessio Vigni

¹ Mina (ft. Alberto Lupo), “Parole parole”, PDU, 1972.

² L’Auto-Tune è un software, creato da Antares Audio Technologies nel 1997, che permette di correggere l’intonazione vocale di chi canta. Oggi è ampiamente usato nella musica trap.

 

The Luncheon on the synthetic Grass

2023
Performance, variable duration: approximately 5 min
Video (colour, sound, 4K), duration: 5 min 47 sec
Fine Art print on Epson watercolour paper mounted on Dibond, 40.8 x 50 cm

“In the new generations, there is a notable – and the trap aesthetic is a clear example of this – inability to present oneself for what one truly is: human beings, single individuals, with fears, vulnerabilities, and needs. This is what is “painted” in a timeless and spaceless canvas, in a tableau vivant realized in the form of a video and photographic print […]. We are immersed in a natural landscape, just like in Édouard Manet’s famous work; the positions of the three characters are the same, there seems to be a dialogue, but in reality, no one is listening to each other. The clothes reveal the era in which this tableau vivant is set: ski masks cover the three faces, and only one of them is speaking. Large headphones crown his head, and it is from there that trap songs come out. He listens to them and sings them aloud in the silence of natural sounds. No reaction. No physical contact, no eye contact. Each is immersed in the darkness of their balaclava. Sealed “Sprite” bottles replace the picnic basket that held the breakfast in Manet’s famous work. The beverage is a precise symbol of the trap aesthetic, as the soda is one of the two ingredients to create purple drank, also known as lean: the drug associated with performers and listeners of this musical genre. […]

In The Luncheon on the synthetic Grass verses from trap songs are first stripped of their musical base and then shouted into the silence of that environment. From this process of decontextualization, the atmosphere reveals the profound dramatic nature of those words coming out of the mouth of one of the three characters. In trap music, the lyrics are covered by attractive and catchy sounds that make everything ‘sweeter’ and more digestible. In this work, however, everything is inverted: there is no reaction from the listener, the words are lost in the environment, and with them, any possible meaning. …Parole, parole, parole soltanto parole… (Words, words, words, just words), the video ends with Mina’s voice¹, to which a slight Auto-Tune² has been applied. From a Bluetooth speaker, positioned where in the original painting there was a woman washing herself, we hear a song that seems to be the perfect soundtrack for what we have just seen: …Parole, parole, parole, parole, parole, parole soltanto parole, parole tra noi… (Words, words, words, words, words, just words, words between us)”

From SNITCH. Fenomenologia di un’Italia che cambia  /  SNITCH. Phenomenology of a changing Italy, critical text by Alessio Vigni

¹ Mina (ft. Alberto Lupo), “Parole parole”, PDU, 1972.

² Auto-Tune is a software created by Antares Audio Technologies in 1997 which allows for the correction of a singer’s pitch. Today, it is widely used in trap music.