“[…] un vero e proprio manifesto, che ritrae Filippo Tommaso Marinetti con il volto coperto con lo ski mask. Intorno a lui tante “sporche”, forse le più utilizzate dagli artisti trap. Il riferimento è chiaro: l’opera recupera la celebre copertina del libro Zang Tumb Tuuum. Adrianopoli ottobre 1912. Parole in libertà, che lo stesso Marinetti pubblica nel 1914. Questo celebre volume è uno dei primi esempi di Paroliberismo, lo stile letterario creato dal Futurismo, dove frasi e periodi non seguono l’ordine sintattico-grammaticale tradizionale. […] I Futuristi hanno nuove necessità poetiche e il Paroliberismo risponde a una di queste: riuscire a portare la parola a un livello più naturale ed essenziale, con la capacità di dare libero sfogo alla propria espressività, aspetto che non sarebbe stato possibile se avessero seguito le strutture sintattiche tradizionali.

Anche la trap nasce come fenomeno di rottura, irrompe prima nella scena musicale e poi conquista tutti gli altri ambiti. Da una parte assistiamo a un impoverimento del linguaggio stesso e dall’altra all’arrivo di nuovi vocaboli che provengono e alimentano lo slang quotidiano.

Adesso, il suono e la base musicale assumono una maggiore importanza rispetto alle parole e ai testi. Ed è proprio partendo da questa riflessione che plurale realizza -ismo, quasi come un tentativo di denuncia. Anche qui, come per i Futuristi, le parole sono inventate e rappresentano una novità importante se la osserviamo come forma di espressione, tuttavia quello che cambia è il contesto in cui vengono inserite. Con la trap siamo di fronte a tematiche violente, retrograde, tossiche e lo sstesso suffisso -ismo, utilizzato per indicare un movimento letterario e artistico di grande novità, viene tradito da quegli stessi ideali che la musica trap sembra professare.”