Pensieri concessi in luogo pubblico, estetica di un linguaggio

2021
Installazione
Scopa, paletta LARA, cassa bluetooth, smartphone, traccia audio (2’57”); dimensioni variabili

Riflettiamo sull’uso della parola “scopare”, sulla sua accettazione e sui suoi risvolti comportamentali quotidiani nella sfera pubblica e privata; su come la musica trap in particolare contribuisca a rafforzare un modello di pensiero patriarcale e violento, proponendo una visione della donna “da dietro”, “oggetto”. Questo lo vediamo possibile con un atteggiamento passivo in cui si subiscono gli effetti generati dall’uso inconsapevole delle parole sottovalutandone il valore-potere intrinseco.
Notiamo questa forma di violenza linguistica manifestarsi in quella sorta di ormai nuovo rituale composto dall’ascoltare, attraverso una cassa bluetooth, nello spazio pubblico, musica trap ad alto volume, riuniti in coppie o gruppi: osservando il fenomeno non riusciamo a percepire altro che una superficialità preoccupante, nell’impassibilità di fronte a certi contenuti e nella loro esaltazione.

Pensieri concessi in luogo pubblico, estetica di un linguaggio 2

2021
Video 4’08”
Installazione (scopa, paletta LARA, cassa bluetooth, smartphone, traccia audio da 2’57”; dimensioni variabili) in 4 luoghi diversi dello spazio pubblico, Verona